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E’ molto importante scegliere il proprio sciame d’api , se ci portassimo a casa una colonia troppo debole o vecchia, o ancora peggio ammalata di varroa sarebbe per noi una tragedia, e per alcuni rappresenterebbe addirittura l’abbandono all’apicoltura, per desistenza e scoraggiamento.
Non comprate mai vecchie arnie abbandonate da non so quanti anni, in fondi di terreni. Altro problema da evitare è utilizzare uno sciame di origine sconosciuta per iniziare. Trovato durante una passeggiata, attaccato al ramo di un albero. In questo caso la prima preoccupazione è procurargli un’arnia che sia adeguata, e la seconda è accertarsi dello stato sanitario della stessa colonia.

Come Comprare uno Sciame di Api?

Sicuramente meglio, dal mio punto di vista, è comprare un nucleo artificiale di provenienza e preparazione assicurata. Un nucleo artificiale di fatto proviene dalle colonie che si suddividono in primavera e che si preparano a sciamare. E’ lo stesso l’apicoltore che lo prepara dividendo il ceppo iniziale in più parti. Questo lo fa appositamente per fornire ad ogni gruppo d’api la propria cella reale.
La preferenza verso il nucleo artificiale è quindi anche per il fatto che vi troverete una giovane regina nella stessa cella reale che gli fu fornita al momento della sua formazione, con i favi pieni di scorte alimentari immagazzinate e con le scorte di polline e miele provenienti dal ceppo d’origine.
Importante è poi assicurarsi che i telaini devono avere favi giovani, la cera deve essere gialla chiara ossia costruita al massimo da un anno. Non compriamo nuclei con favi scuri e celle piccole o deformate

E’ sempre meglio comunque per una scelta sicura contattare un apicoltore di fiducia.

Quando compriamo uno sciame vale la regola fondamentale di richiedere all’apicoltore il certificato sanitario emesso dalla ASL competente, garantendo che lo sciame sia esente dalla presenza di malattie come la peste americana, la peste europea e la nosemias. Perché la cosa più importante per noi è la salute della colonia e la qualità della regina.

Con il nostro sciame in arrivo è ovvio che abbiamo deciso ormai di diventare apicoltori! Già ci saremo fatti un’idea sul tipo di arnia che pensiamo sia meglio per noi, le attrezzature necessarie e avremo già predisposto il luogo dove collocheremo i primi alveari.

Ci teniamo a ricordarvi però che una volta scelta la famiglia di api, dovete ordinarla affinché arrivi nel tempo giusto (aprile) perché potranno passare anche 5 o 6 mesi dall’ordine alla consegna vera e propria. In questo periodo tutti quegli apicoltori che vogliono iniziare (come voi), rimpiazzare le perdite avute nell’inverno o aumentare i loro alveari, inoltreranno le loro richieste ai produttori di nuclei artificiali.

Il Problema degli ibridi

In Italia abbiamo la fortuna di abitare nella patria dell’apedella sottospecie Ligustica; considerata in tutto il mondo l’ape che possiede il miglio compromesso tra la quantità del miele prodotto (ma anche di polline e pappa reale), docilità, bassa tendenza alle sciamature e resistenza alle malattie. È vero che gli ibridi sono leggermente più produttivi di api regine selezionate all’interno della loro sottospecie in quanto sfruttano il fenomeno dell’eterosi (fenomeno per cui gli ibridi tra due linee pure sono più vigorosi, resistenti e produttivi delle linee da cui derivano) detto anche lussureggiamento dell’ibrido.

 

Gli Ibridi pur essendo anche se di poco più produttive delle selezionate api regine, perdono abbastanza rapidamente questa caratteristica. Quindi non è necessariamente più conveniente portare avanti le linee genetiche di quelle ibride (regine figlie di ibride), la loro produzione diventerà addirittura inferiore a quella ottenuta con le api locali.
Nel caso decideste comunque di allevare colonie con regine ibride sarete costretti a sostituire le regine al massimo ogni due anni. Questa attività non è sostenibile per l’ambiente; geneticamente la Ligustica si sta deteriorando proprio nel suo ambiente di selezione naturale, raggiungendo livelli allarmanti.

Sciame di Api Italiane: Scelta delle Api da Allevare

Quando ci troviamo di fronte alla scelta delle api che vogliamo allevare, dobbiamo prendere con noi stessi un impegno affinché si riesca a mantenere quello che la natura per anni ha selezionato per noi: api che ormai sono diventate un tutt’uno con il territorio che abitano. In Italia, seppure predominante, non esiste solo la sottospecie ligustica. In Sicilia era presente originariamente un’altra sottospecie, l’Apis mellifera sicula, ora sottoposta ad un lodevole programma di salvaguardia e reintroduzione – perché ha fortemente rischiato l’estinzione – mentre nelle vicinanze dei confini settentrionali, vivono o vivevano altre sottospecie come Apis mellifera carnica (confine Italia-Slovenia), Apis mellifera mellifera (confine Italia-Francia e Italia Svizzera).

In area alpina erano inoltre presenti degli ibridi naturali: Apis mellifera ligustica X Apis mellifera carnica in Friuli e Apis mellifera ligustica X Apis mellifera mellifera in Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige.

Ti Consigliamo comunque di cercare l’apicoltore o l’associazione di apicoltori più vicino al tuo primo apiario
Facendo questo avrai sicuramente colonie di api in equilibrio con l’ambiente

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